La protesi deve rimanere applicata per tutta la giornata ed anche durante il sonno (tranne la protesi a guscio su bulbo atrofico che dovrebbe essere rimossa la notte) e può essere utilizzata senza limitazioni nella vita quotidiana. È possibile guidare, truccarsi, praticare attività sportive e subacquee.
Esistono tuttavia alcune limitazioni e piccoli inconvenienti:
- Perdita della “profondità di campo“: durante i primi giorni di visione monoculare si avvertirà una notevole difficoltà nel valutare la corretta posizione degli oggetti posti davanti a sé proprio per mancanza di visione stereoscopica (l’esempio classico è quello di non riuscire a prendere un bicchiere sulla tavola al primo tentativo).
Il fenomeno dura da pochi giorni ad alcune settimane e scompare mano a mano che le nuove informazioni visive arrivano al cervello e vengono rielaborate.
- Restringimento del campo visivo: la mancanza di un occhio costringe ad effettuare movimenti della testa in direzione della zona cieca per compensare la perdita di percezione della distanza e del campo visivo (l’esempio classico è l’atto del guardare negli
specchi retrovisori laterali durante la guida dell’auto).
- Secchezza oculare: in alcuni casi successivamente all’intervento di enucleazione la lacrimazione può diventare scarsa e di conseguenza compromettere la lubrificazione della cavità e della protesi: nei casi più lievi si può sopperire con l’uso di lacrime artificiali in gocce, gel o colliri equivalenti ma se la disfunzione tende a cronicizzare occorre effettuare una visita oculistica più approfondita.
- Secrezione abbondante: anche in presenza della protesi la cavità oculare potrà produrre secrezione, spesso anche in modo copioso: sarà sufficiente rimuoverla come indicato in questo link.
Se dopo la rimozione della secrezione e la pulizia della protesi la cavità continua a secernere, è consigliabile effettuare una visita oculistica più approfondita.